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RENZO (CAO): LA BUONA COMUNICAZIONE ABBATTE I COSTI SOCIALI

“Epidemiologia, media e odontoiatria: dai dati numerici alla prevenzione”. E’ questo il tema del corso di aggiornamento che si è tenuto giovedì 6 luglio 2017 nella sede della FNOMCeO, a Roma. Il corso è organizzato dalla Commissione Albo Odontoiatri (CAO) della FNOMCeO, in partnership con EACI (European Association on Consumer Information), gruppo di specializzazione della Federazione Nazionale della Stampa Italiana.

Nel corso dell’incontro è stata presentata la ricerca “Quale prevenzione in Odontoiatria”, realizzata dal Cenacolo Odontostomatologico Italiano.

Tanti i temi trattati, tutti ruotanti attorno all’informazione, alla comunicazione e alla prevenzione. Ma qual è il senso di una simile iniziativa? Lo ha spiegato Giuseppe Renzo, Presidente della CAO nazionale, nell’aprire i lavori: “Questa collaborazione tra medici, odontoiatri e giornalisti è molto importante, perché è necessario il contributo che l’informazione può dare per la conoscenza dell’Odontoiatria e per orientare le scelte giuste da compiere a favore dei pazienti. Con questa esperienza noi facciamo non solo informazione e comunicazione, ma anche formazione. Se si parla di tariffe, questo è un approccio sbagliato per compiere una scelta del dentista soltanto in base alle tariffe più basse. Noi continuiamo ad avere i nostri riferimenti nel Codice di deontologia medica (in particolare negli articoli 33, 35 e 56), pertanto riteniamo che la pubblicità debba essere basata su alcuni principi quali l’appropriatezza e la correttezza. Una visione innovativa ci porta a passare dalla cura dei denti alla cura della persona, sulla base dl principio del ‘prendersi cura’. Questo evento non resterà isolato, ma fa parte di un percorso già intrapreso e che avrà una nuova tappa il 29 e 30 settembre prossimi a Taormina”.

Ha moderato gli interventi il giornalista Norberto Maccagno, direttore di Odontoiatria33.

Antonella Polimeni, Ordinario alla “Sapienza” e Presidente SIOCMF (Società Italiana di Odontostomatologia e Chirurgia Maxillo Facciale) ha detto, tra l’altro: “La buona comunicazione con la stampa generalista aiuta a fare prevenzione, che è quanto mai necessaria nella situazione generale del Paese: si calcola che ci sia un milione e 45 mila minori in condizioni di povertà assoluta, 450 mila dei quali sono immigrati. In più, si registra una flessione delle cure odontoiatriche a seguito della crisi economica, soprattutto nel Mezzogiorno. La prevenzione dovrebbe arrivare innanzitutto ai bambini, ma non è così per tutti, perché stanno aumentando le diseguaglianze e attualmente si fa più prevenzione al Nord e meno al Sud. Invece occorre attuare la promozione della salute orale in base alle Linee guida del 2015”.

Laura Filippucci, Project expert Area inchieste salute di Altroconsumo, ha spiegato storia e attività dell’Associazione Altroconsumo, che redige anche una rivista e gestisce il proprio sito internet. Filippucci ha evidenziato alcuni aspetti delle cure all’estero, “che promettono preventivi chiari e velocità degli interventi. Ma puntano soprattutto sulle protesi e non avanzano proposte conservative. Alcuni pazienti che sono andati all’estero non tornano più lì, ma si rivolgono in Italia. Comunque, questo fenomeno del correre all’estero è anche frutto di una scarsa informazione, mentre la prevenzione resta spesso sconosciuta”.

Maria Grazia Cannarozzo, Presidente del Cenacolo Odontostomatologico (COI-AIOG), ha illustrato la ricerca di cui sopra, realizzata su un campione suddiviso per professione, per area di residenza e per titolo di studio, oltre che per genere, con la percentuale del 61 per cento di donne e 39 per cento di uomini. La ricerca la pubblicheremo a parte. Tuttavia citiamo alcuni dati interessanti: si scopre che il 90 per cento degli odontoiatri è il dentista classico con il proprio studio, mentre soltanto il 5 per cento appartiene a un clinica, il 4 per cento ad Asl o ospedale e soltanto l’1 per cento opera all’estero. Le interviste spaziano poi su quante volte il paziente si reca dal dentista, sulle sedute di igiene orale, sulla consapevolezza che la cattiva salute orale può provocare problemi alla salute in generale (90%), sull’abitudine al fumo e così via su altri aspetti specifici.

Sandro Sanvenero, segretario della CAO nazionale, ha parlato delle politiche di prevenzione sanitaria, “che, evidentemente, sono un investimento e non semplicemente un costo. Investire in Odontoiatria significa un risparmio per il SSN. E pensare che l’investimento è del 1,5 per cento del Fondo sanitario nazionale. Ormai è dimostrato che esiste una correlazione tra le malattie odontostomatologiche e patologie più gravi, come ad esempio quelle cardiovascolari. Come anche sappiamo che le patologie gengivali influiscono sulla disfunzione erettile nonché nell’insorgenza di alcuni tumori. Il carcinoma orale ha costi economici, ma soprattutto umani. Anche per questo non ci stancheremo di parlare e praticare la prevenzione: il ‘dentista sentinella’ è colui che individua le patologie con notevole anticipo rispetto agli specialisti delle varie discipline, pertanto dobbiamo continuare sulla strada intrapresa”.

Nel concludere i lavori, Giuseppe Renzo ha stressato alcuni concetti cari alla CAO: “Con la buona comunicazione, si abbattono anche i costi sociali. In termini finanziari, il SSN non garantisce l’Odontoiatria perché nel pubblico costerebbe quattro volte di più di quanto costa nel privato. Non ci stancheremo di portare avanti le nostre battaglie”.

Roberta Chersevani, Presidente FNOMCeO, nel porgere un breve saluto al termine del corso, ha detto: “Medici, odontoiatri e giornalisti insieme è un fatto positivo, si tratta di percorsi paralleli che devono comunicare per fornire ai cittadini un’informazione corretta. E proprio sui temi della comunicazione in Sanità, nel prossimo fine settimana si terrà un evento a Siena, dove si riunirà anche il Consiglio Nazionale della Federazione”.

Autore: Redazione FNOMCeO

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